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Cosa fare se troviamo uno o più gattini senza mamma?

Cosa fare se troviamo uno o più gattini senza mamma?


a cura di Alessia T. 
Volontaria Ass. Felix&Fido Onlus di Padova

Partiamo Dalle Cose Fondamentali

-    Il latte: in commercio, sia in farmacia che nei pet-shop vendono il latte in polvere apposito, di svariate marche e svariati prezzi, ma, se volete un consiglio, molto più economico di questi e altrettanto bilanciato per dei gattini, è il latte di capra intero che potete trovare in tutti i supermercati ben forniti. Va benissimo a lunga conservazione. Visto che siete al supermercato, prendete anche delle uova e una confezione di panna da cucina. Potrebbero servirvi.

-    Un termoforo: lo trovate in alcuni supermercati, in farmacia e in tutti i negozi di elettrodomestici, è una copertina che viene attaccata alla corrente e consente di tenere il gattino sempre alla stessa temperatura. Solitamente il termoforo ha 3 livelli di temperatura, regolatevi voi, l’importante è che l’asciugamano su cui vengono poggiati i gattini, sia tiepido. Qualora non fosse possibile reperire subito uno di questi, si può usare la classica borsa dell’ acqua calda, ma bisogna scaldarla spesso perché è fondamentale, specie nei mesi più freddi, che il gattino stia ad una temperatura costante: l’ipotermia è purtroppo molto frequente.

-    Una bilancina per alimenti: importante perché un gattino ben alimentato cresce di media 10-12 gr al giorno e per capire se questo avviene, va pesato, ogni giorno alla stessa ora. Non tutti i gattini crescono così tanto giornalmente, ce ne sono alcuni che prendono anche solo 5-6 gr, va bene lo stesso, l’importante è che l’aumento ci sia.

Altre Informazioni Utili

Dove tenere il micino
:  io vi consiglio o uno scatolone dai bordi molto alti, o meglio ancora un trasportino, in modo che il termoforo sia presente in tutta la superficie e in modo che il gattino non possa uscire, rischiando di cadere e di farsi male seriamente. Man mano che cresce si può cambiare gabbia o aumentare la dimensione dello scatolone o del trasportino…. Se avete a disposizione una grande conigliera, quando avrà 20-30 giorni, sarà il posto ideale. Qualunque contenitore voi usiate, mettete, alla base, i tappetini igienici assorbenti. In questo modo eviterete di avere sempre asciugamani da lavare e anche il micino sarà sempre sul pulito.
Biberon, siringa o sondino? Sicuramente tra biberon e siringa, se parliamo di un gattino di pochissimi giorni di vita, molto meglio la siringa. L’importante è che il gattino tiri il latte da solo, NON premete voi perché rischiate di mandargli il latte nei polmoni con conseguenze letali. Se preferite il biberon, abbiate l’accortezza di controllare che il latte non fuoriesca da solo, è infatti importante che esca solo se lo tira il micino: fino alla terza settimana di vita i micini non hanno il controllo della trachea e quindi la polmonite ab ingestis è purtroppo molto frequente. Se non volete rischiare, procuratevi in farmacia un sondino naso gastrico pediatrico (chiedetene uno con diametro di 2,5 mm, la lunghezza non ha importanza). Alimentare un gattino neonato con il sondino, in buona parte dei casi si rivela un salvavita, è un’operazione che spaventa un po’, ma vi assicuro che è semplicissima, il gattino mangia senza accorgersene, la quantità esatta e non c’è rischio che vada nei polmoni. Va introdotto per la boccuccia, per circa 10 cm (la misura esatta va calcolata prendendo la distanza tra la gola del micio e l’ombelico), una volta arrivati allo stomaco va premuta lentamente la siringa e in pochi attimi il micino è sfamato. A partire dai 20-25 giorni, consiglio invece l’uso del biberon, facendo sempre attenzione che il buco della tettarella non sia troppo grande.

Dosi ed orari: Le dosi e la distanza tra una poppata e un’altra, dipendono dall’età del gattino.

Di regola, comunque, nell’arco delle 24 ore, un micino deve mangiare una quantità di latte pari al 30% del suo peso, questo vuol dire che se pesa 100 gr, in 24 ore deve mangiarne circa 30 ml. Mi riferisco al latte di capra, qualora voi invece usaste del latte in polvere, seguite le indicazioni sulla confezione.

Durante la sua prima settimana di vita (occhietti chiusi, magari cordone ombelicale ancora attaccato), un gattino deve mangiare ogni 2 ore di giorno e ogni 3 ore la notte.

Durante la seconda settimana di vita  deve mangiare ogni 3 ore di giorno e 4 la notte e così via, fino ad arrivare alla quarta settimana in cui si può tranquillamente arrivare a darlo ogni 6/7 ore, sia di giorno che di notte.

VI RICORDO CHE LA POSIZIONE CORRETTA PER L’ALLATTAMENTO è A PANCIA IN Giù O MEGLIO ANCORA IN PIEDI. ASSOLUTAMENTE MAI TENERE IL GATTINO A PANCIA IN SU.

Integrazioni nel latte: come dicevo sopra, oltre al latte di capra al supermercato è bene comprare delle uova e della panna, questo perché, qualora il gattino cresca di pochi grammi (sotto i  7-8gr ogni 24 ore), si può provare ad aggiungere al latte panna da cucina e/o il tuorlo dell’uovo (rosso).
In 200/250 ml di latte: aggiungere un paio di cucchiai di panna da cucina e il rosso dell’uovo.

Segnali d’allarme e stimolazione per i bisogni: Mamma gatta per stimolare i propri micini a far pipì e pupù, usa la lingua che è molto secca e ruvida. Un ottimo sostituito è quindi un foglio di carta Scottex, passato direttamente sui genitali. Vedrete che, appena il piccino verrà stimolato, farà subito pipì. La pipì di un micino neonato DEVE essere trasparente, qualora sia gialla o presenti sangue, significa che è presente un’infezione e necessita di antibiotico!!
La pupù invece non sempre la fanno regolarmente, spesso i gattini allattati artificialmente sono stitici, non preoccupatevi, è più che normale. Preoccupatevi invece se la cacca è bianca e se presenta l’aspetto della ricotta: significa che è sovralimentato e quindi o il latte è troppo pesante (togliete panna e uovo se li mettete) oppure che mangia troppo e quindi non assimila (diminuite le dosi o diminuite il numero di poppate giornaliere). L’importante è che non passino troppi giorni senza che il micino la faccia, altrimenti rischia un blocco e può morire.

La crescita: Gli occhietti generalmente li aprono verso gli 8-10 giorni, altri sono più “lenti” e li aprono anche a 12-14, non c’è da preoccuparsi, l’importante è controllare che l’occhietto sia ben pulito e che dall’interno non esca pus o scolo.
I dentini cominciano a spuntare verso i 21-23 giorni, inizialmente saranno ovviamente piccini piccini, quando invece saranno ben visibili, significa che il micino si sta avvicinando al mese di età e quindi a breve sarà possibile iniziare lo svezzamento.

Pulizia e bagnetto del micio
: i micini orfani, specie se sono più di uno, per rassicurarsi e farsi compagnia, spesso si succhiano tra loro facendosi così i bisognini addosso, è quindi importante tenerli sempre puliti. Non abbiate paura di far loro il bagnetto, basta un po’ di acqua tiepida e un goccino di shampoo per bambini, una bella asciugata col phon e torneranno ad essere belli puliti (se è inverno o comunque la temperatura esterna non è alta, preriscaldate il bagno in modo che non prendano freddo). La pipì che ristagna sulla pelle causa frequentemente piaghette o escoriazioni quindi meglio prevenire. Si possono anche usare, direttamente sui genitali o sulle parti interessate della pasta di Fissan o una crema alla calendula che ha forte potere lenitivo. Ottime anche le salviettine umidificate che si trovano al supermercato.

Lo Svezzamento

Finalmente siamo arrivati alla fine, il micino ormai ha gli occhi aperti, ha i suoi bei dentini e comincia a giocare con voi o coi suoi fratelli pelosi. Il suo peso sarà di circa 3-400 gr, potete quindi cominciare a mettere della carne nel biberon (I/D della Hills).
Una cosa graduale, mi raccomando. Inizialmente ne basta poca, 3-4 cucchiaini in 200 ml, poi via via aumentate la dose nel latte, fino ad eliminare totalmente il latte.
Nel frattempo lasciate a disposizione un po’ di patè su un piatto, magari inumidito con dell’acqua tiepida. Anche se il gattino ci farà il bagno dentro e si sporcherà tutto, comincerà a prendere confidenza con l’odore e la consistenza! Mettete anche dell’acqua fresca e delle crocchette Babycat della Royal Canin, ci sono gattini che preferiscono quelli alla carne.
Finchè non sarete certi che il micino sa mangiare da solo, controllate sempre l’aumento giornaliero del peso e regolate i pasti col biberon in base al suo aumento.
Allevare dei micini orfani non è semplice, ma la fatica viene ripagata: non c’è niente di più bello di vedere una creatura crescere giorno dopo giorno grazie a noi.

Buon lavoro!



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